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Il metodo Feuerstein

All’imparare ad imparare Reuven Feuerstein ha dedicato la vita, dando un contributo fondamentale e fortemente innovativo alla costruzione della matrice teorica dell’educazione cognitiva e alla diffusione dei suoi principi. Il metodo Feuerstein si caratterizza come uno dei primi approcci metacognitivi apparsi in ambito educativo e riabilitativo ed è attualmente sperimentato in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, come il campo educativo, aziendale e riabilitativo

Il Metodo si fonda sulla convinzione che ogni individuo è modificabile e può potenziare i propri processi cognitivi, attivando risorse ancora latenti. Questo percorso è reso possibile dalla presenza di un ‘mediatore’ che facilita il processo dell’imparare ad imparare.

Si fonda su tre concetti fondamentali:

    • la concezione olistica dell’individuo, visto nella sua integrità;

    • la teoria della modificabilità cognitiva strutturale, ovvero la convinzione che in ogni età e situazione l’individuo sia modificabile sul piano cognitivo, che in ogni individuo sia presente una disponibilità ad attivare risorse ancora latenti

    • l’esperienza di apprendimento mediato, ovvero il tipo di relazione attraverso cui la modificabiltà può essere indotta.

Il Metodo fornisce strumenti che migliorano la capacità di apprendere, attraverso una metodologia attiva volta a creare un ambiente favorevole all’insegnamento-apprendimento, all’autostima e alla riprogettazione di sé; centrato sull’ascolto, sull’attenzione ai saperi individuali e ai diversi stili cognitivi, privilegia la riflessione sui processi mentali, piuttosto che la trasmissione di contenuti.

Il Programma Feuerstein è composto da esercizi carta-matita che non hanno riferimenti diretti ai contenuti disciplinari, ma permettono al mediatore di stimolare una riflessione metacognitiva; nella relazione educativa il mediatore non dà risposte ma indirizza e orienta all’analisi dei processi di pensiero messi in atto durante la risoluzione dei problemi: la consapevolezza metacognitiva del proprio modo di apprendere consente di trasferire in altre situazioni le abilità possedute o acquisite nella formazione e avvia all’uso autonomo del pensiero.

Attraverso una ricca varietà di compiti, utilizzabili a livello individuale o di piccolo gruppo, il Programma Feuerstein fornisce strumenti per lavorare su:

  • potenziamento cognitivo
  • difficoltà di apprendimento
  • dispersione scolastica
  • didattica inclusiva
  •  

Il Professore Reuven Feuerstein è stata una delle principali figure della psicologia cognitiva. Le sue teorie sono seguite e attuate in molti Paesi e, oltre al noto campo del recupero delle disabilità e dello svantaggio, la sua metodica è attualmente sperimentata in tutte quelle situazioni in cui è necessario potenziare le risorse umane, dall’ambito aziendale a quello riabilitativo (pazienti post- traumatici, paralisi cerebrali infantili, degenerazioni cerebrali senili), a quello educativo/scolastico.

Reuven Feuerstein nasce in Romania nel 1921 da genitori ebrei e trascorre a Bucarest l’infanzia e l’adolescenza. Il suo primo incontro con il mondo della pedagogia avviene assai precocemente grazie ai suoi stessi genitori: il padre e la madre, sorretti da una forte motivazione culturale, incominciano a insegnargli come, perché, quando e attraverso quali strategie si impara. Il risultato di questa mediazione è che a tre anni egli è in grado di leggere due lingue e a soli 8 anni insegna l’ebraico ai bambini della comunità di cui fa parte.

Successivamente comincia ad insegnare in una scuola per figli di deportati da Auschwitz e a contatto con questi ragazzi, il cui sviluppo cognitivo è fortemente condizionato dai gravissimi traumi psicologici, matura il suo interesse per la psicologia dell’apprendimento.

Nel 1944 viene arrestato e internato in un campo di concentramento, da cui riesce fortunosamente a fuggire, imbarcandosi per il futuro Stato di Israele.
Qui comincia ad occuparsi, all’interno dell’Organizzazione Aliyah, dei bambini scampati alla persecuzione nazista che affluiscono ad Israele da ogni parte del mondo. Tra il 1950 e il 1954 incontra migliaia di adolescenti provenienti da Asia, Europa, Africa, assistiti dall’Organizzazione. In questi anni prende corpo la prima formulazione della teoria della modificabilità cognitiva strutturale: solo un’intrinseca e potente capacità di modificarsi può spiegare come bambini e adolescenti travolti da eventi così catastrofici quali l’Olocausto, riescano a tornare a una vita normale fatta di giochi, studio e progetti per il futuro.
Tornato in Europa per completare i suoi studi in Psicologia Generale e Clinica all’Università di Ginevra, studia con Andrè Rey and Jean Piaget. Tuttavia le sue posizioni teoriche erano più vicine a quelle dello psicologo russo L.S. Vygotsky con il quale condivideva l’importanza della relazione e del linguaggio sullo sviluppo della mente infantile. Nel 1970, Feuerstein ottiene il Dottorato di Ricerca in Psicologia dello Sviluppo all’Università della Sorbonne.

L’attività iniziata all’interno dell’Organizzazione Alyiah per la Gioventù e proseguita poi presso l’HWCRI (l’istituto di Ricerca Hadassah Wizo Canada) è culminata nel 1992 con l’apertura dell’ICELP (International Center for Enhancement of Learning Potential), un centro di ricerca, formazione e terapia che ha la finalità di aiutare bambini, adolescenti e giovani adulti in situazione di handicap a raggiungere livelli di funzionamento cognitivo più elevati. Nel quadro generale della teoria dell’apprendimento mediato e con un approccio spiccatamente interdisciplinare l’ICELP si occupa di ricerca pedagogica e didattica, formazione degli insegnanti e degli operatori, intervento terapeutico e di sostegno sia ai soggetti interessati e sia alle loro famiglie.
Reuven Feuerstein insegna anche Psicologia dell’Educazione presso l’Università Bar Ilan di Tel Aviv e presso il George Peabody College della Vanderbilt University di Nashville in Tennessee.

Tra i vari riconoscimenti al lavoro di Feuerstein ricordiamo la laurea honoris ricevuta il 29 Ottobre 1999 presso l’Università degli Studi di Torino con questa motivazione: «Le intuizioni sottese alla Modificabilità Cognitiva Strutturale e alla Mediazione dell’Apprendimento avrebbero potuto restare patrimonio di pochi, se Feuerstein non si fosse preoccupato di sistematizzare e strutturare la teorizzazione in modo da derivarne strumenti operativi grazie ai quali la sua elaborazione potesse arrivare fino al destinatario ultimo: il soggetto che impara… Feuerstein ha colmato il divario esistente tra la ricerca teorica e l’intervento didattico, fornendo agli insegnanti e agli educatori concreti strumenti di lavoro per favorire lo sviluppo cognitivo dell’allievo. Questo alto livello di strutturazione ha creato i presupposti che hanno assicurato alla sua proposta educativa nel tempo e nello spazio identità e qualità» (dalla Laudatio
pronunciata dal prof. Chiosso)

Il 29 aprile 2014 Reuven Feuerstein si spegne nella sua casa di Gerusalemme.

L.P.A.D. Learning Propensity Assessment Device

L’LPAD è il metodo di valutazione del potenziale di apprendimento; rappresenta un approccio dinamico che ha come scopo quello di rilevare la modificabilità dell’individuo e il suo potenziale di apprendimento, al fine di individuare indicazioni operative utili all’intervento.

Questo approccio permette di avere un quadro di riferimento su come una persona impara, pensa, su quali sono i punti forti e deboli del suo funzionamento cognitivo e quali sono le possibilità di sviluppo del suo potenziale di apprendimento. A differenza dei test statici l’LPAD rivolge maggiore importanza al processo (al come un compito viene risolto), piuttosto che al risultato, considerando, oltre agli aspetti strettamente cognitivi, anche i fattori affettivi e motivazionali che intervengono nell’apprendimento.

L’esaminatore non rimane esterno alla valutazione, ma interviene attivamente nella relazione strutturando modalità e condizioni che rendano possibili una maggiore efficienza cognitiva.

La valutazione dinamica del potenziale di apprendimento, viene considerata dai professionisti sul campo e dai ricercatori come un procedura diagnostica promettente, capace di rivelare aspetti importanti del funzionamento di un individuo che non possono essere messi in evidenza tramite procedure di valutazione standard.

Il Programma di Arricchimento Strumentale:
PAS BASIC e PAS STANDARD

IL P.A.S. BASIC: Programma per l’età prescolare o le situazioni di disabilità intellettiva

Il PAS Basic è un programma per lo sviluppo e l’arricchimento cognitivo rivolto a bambini di età prescolare, del primo biennio della primaria e bambini più grandi con disabilità cognitiva

Attraverso una ricca gamma di compiti promuove la consapevolezza dei processi di pensiero e consente la trasferibilità degli apprendimenti ad altri contesti, stimolando livelli più alti di astrazione e rappresentazione mentale.

Obiettivi:

  • Sviluppare le funzioni cognitive di base
  • Fornire strumenti verbali e attivare concetti spaziali, temporali e numerici
  • Promuovere il pensiero riflessivo e la trasferibilità degli apprendimenti
  • Stimolare motivazione verso l’apprendimento e il sentimento di autoefficacia

 

IL P.A.S. STANDARD: applicabile a partire dagli 8 anni

Il PAS STANDARD è costituito da 14 strumenti che comprendono complessivamente più di 500 esercizi carta e matita ed è applicato in differenti contesti (dalla scuola alla formazione professionale, all’educazione degli adulti, all’impresa e alla riabilitazione degli anziani). Si presenta in particolare come mezzo di notevole efficacia per intervenire sul disagio giovanile e sulla disabilità.

Obiettivi:

  • correggere i processi cognitivi carenti
  • formare abitudini di lavoro efficienti (per es. gestire l’impulsività, procedere in modo sistematico, analizzare l’errore, decodificare le consegne…)
  • acquisire un repertorio ricco e differenziato di concetti e vocaboli
  • produrre motivazione verso l’apprendimento, rinforzare l’autostima attraverso l’uso di esercizi sfidanti
  • sviluppare la consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo

Gli strumenti sono organizzati in 3 livelli, di complessità e astrazione crescente: